Le cose di dopo

Il Contest del FLA2020

Vivere non fa più paura

di Debora Manzoli

Mi guardo attorno. I raggi del sole spuntano tra i rami degli alberi mentre il vento ne accarezza le foglie. L’aria è pulita, leggera, impalpabile. Il cielo è di un azzurro intenso e limpido, lo stesso colore con cui da piccola lo dipingevo su grandi fogli di carta sperando, un giorno, di poterlo vedere realmente. Alcuni cani giocano nel prato rincorrendosi a gran velocità mentre i bambini li guardano divertiti. Una coppia passeggia mano nella mano guardandosi con gli occhi di chi sa di essere con la persona giusta al momento giusto.
Vedo dei fiori accanto a me e immediatamente mi chino per sentirne il profumo. Un profumo dolce, delicato; niente a che vedere con il nauseante odore di fumo , polvere, abbandono e morte. Questo profumo mi ricorda la vita, quella cosa che molte volte ha rischiato di sfuggirmi dalle mani. Quella cosa per cui ho lottato per tanto tempo nonostante fosse un mio innato diritto.
Ora però mi appartiene, ed è presente in tutto ciò che mi circonda. C’è vita negli alberi; nei muri delle case; nel canto degli uccellini e nel silenzio che ne segue subito dopo. C’è vita nel modo in cui cammino; nel modo in cui guardo avanti a me; nel rumore dei passi di chi si gode la giornata di sole e nelle risate dei bambini che giocano.
A volte mi sembra ancora un sogno. Se sento un forte rumore, il mio primo istinto è ancora quello di nascondermi, di cercare riparo con la sensazione di non essere mai comunque al sicuro. Poi mi fermo, respiro, e mi rendo conto che è tutto nella mia mente. Perché il mondo è cambiato. Il mio mondo è cambiato. Niente spari, niente bombe, niente guerra. Solo la pace di un silenzio per cui un tempo avrei pagato oro, e come frastuono solo quello dei pensieri che nella mia mente rimbombano.
I marciapiedi per molto tempo impregnati di sangue, ora sono di un grigio tenue reso ancora più delicato dal sole che li riscalda. Le case distrutte sono tornate al loro splendore originale e i giardini riflettono tutti i colori che la natura è in grado di regalare.
Non mi sarei mai immaginata di poter vivere un futuro del genere dopo un passato tanto ingombrante. Un futuro ricco di possibilità, opportunità, vita, colori ed emozioni. Un futuro in un mondo che ho finalmente voglia di abitare e scoprire in tutte le sue sfaccettature.
Quando ero piccola credevo non lo avrei nemmeno avuto un futuro. Pensavo che da un momento all’altro sarebbe finito tutto nel peggiore dei modi, tra cumuli di macerie e sogni infranti. Vedevo morire le persone che amavo, vedevo il male in ogni angolo senza riuscire a capire il perché di tanto odio. Forse è per questo che ora, proprio l’odio è il sentimento che più di ogni altro non mi appartiene. Odiare ha portato solo dolore e distruzione. Con l’amore, invece, ho visto nascere i primi fiori. Ho visto ricostruire ciò che l’odio aveva distrutto. E soprattutto, ho visto brillare di nuovo gli occhi spenti delle persone.
Cammino respirando a pieni polmoni. Sorrido alle persone che mi passano accanto perché finalmente posso farlo senza sentirmi in colpa. Perché sorridere quando si è circondati dal male, oltre ad essere difficile diventa anche sbagliato. Come puoi sorridere difronte al dolore? Come puoi avere qualche secondo di spensieratezza in mezzo a ore, giorni e settimane di paura? Semplicemente, non puoi. Ma ora, sorridere è un diritto e un dovere. Le persone ridono tra loro e lo fanno perché ciò che li circonda permette finalmente di essere fieri di questo mondo e di chi vive al suo interno. Ridono perché le emozioni positive sono molte più di quelle negative. Perché possono camminare per strada senza la paura che una bomba possa arrivare sulle loro teste, o che qualcuno possa fargli del male senza alcun motivo. Ridono perché non hanno più paura.
La guerra è lontana, di essa rimangono solo ricordi indelebili ma ormai sbiaditi. Le persone combattono tutte insieme per le giuste cause e non potrebbero mai mettersi l’uno contro l’altro fino a togliersi la vita. L’avrei considerata una vera utopia se qualcuno me lo avesse raccontato in passato. Ma ora che ho tutto questo davanti agli occhi capisco che non potrebbe essere altrimenti. Non siamo nati per odiare e nemmeno per distruggere. Siamo nati per creare qualcosa di bello; per riconoscere il bene e non accettare il male; per sorridere spontaneamente ad ogni nuovo giorno e soprattutto, per avere il diritto di esercitare la nostra felicità sempre e comunque.
Ora tutto questo è possibile, è reale e duraturo. Il passato è ormai lontano, il presente è nelle nostre mani e il futuro è ancora tutto da scrivere.
L’unica cosa che questo mondo ora ci chiede è vivere. Vivere a pieno ogni secondo. Ed è esattamente quello che voglio fare. Perché ora sono pronta; perché questo è il mondo che ho sempre sognato; perché questi sono i colori che ogni sguardo dovrebbe vedere; perché vivere, ora, non fa più paura.

 

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