Le cose di dopo

Il Contest del FLA2020

La mascherina

di Andrea Adelia Lazzari

2025

Partendo dal presupposto che io sono una donna ansiosa, ipocondiaca e sarcastica a livelli poco
comprensibili dagli altri esseri umani - ma anche animali - questo periodo post Covid-19 me lo aspettavo
molto diverso: voglio dire, non pensavo che facendo mente locale prima di uscire, alla fine nella mia
solita lista “cellulare - chiavi – portafogli” avrei finito per continuare ad inserire a distanza di anni anche
quella cazzo di mascherina meravigliosa che ha salvato tantissime vite umane prima che uscisse il
vaccino, ma che purtroppo ha difeso anche tutti i negazionisti che ancora oggi continuano a rompere le
scatole al mondo dicendo che dopo aver fatto il vaccino adesso si sentono controllati da poteri superiori
come Soros e Bill Gates che, poveri stronzi, in realtà se ne sbattono altamente delle vite di queste capre
ignoranti.
Ma tornando alla lista, alla fine finalmente si può uscire di casa: insomma, possiamo tornare a girare per
musei la domenica cercando qualcosa per intrattenere le nostre piccole vite da disagiati che dalla
quarantena non hanno imparato nulla se non a cucinare chili e chili di pane secco ancor prima che
uscisse dal forno comprato al Black Friday su Euronics, acquisto effettuato nonostante tutti si siano
lamentati della mancanza di soldi e di supporto dallo Stato italiano - difeso a spada tratta solo dalle
Bimbe di Conte che ad oggi possono ammirare il loro eroe esposto nella grande teca di vetro in Piazza di
Spagna a Roma dalle nove punto zero zero alle dodici punto zero zero, perché poi deve litigare con
Salvini in diretta dalla Gruber almeno due ore. E no, non siamo ancora riusciti ad eliminarlo: chi, dei due,
lascio deciderlo al lettore.
Uscire di casa è bellissimo perché ora che si può girare senza mascherina tutti sorridono a tutti, anche ai
vicini antipatici che alle ventitré punto trenta spostavano i mobili al piano di sopra per poter rimettere a
posto il Twister con cui tenevano impegnati i bambini ogni sera a discapito delle proprie giunture, che
dopo la terza partita di fila cominciavano a chiedere pietà e i proprietari delle stesse quasi speravano di
ammalarsi per poter fuggire da quell’incubo. Ma in ogni caso la gente sorride a tutti: al fornaio a cui
hanno tolto il lavoro preparando pane in casa per mesi, alla cassiera che spacciava lievito istantaneo di
nascosto dal responsabile, e ai parrucchieri che finalmente possono salvarli dalla tragedia della
“ricrescita a vista” sempre presente nella vita matrimoniale delle coppie per bene dedite solo alle
apparenze.
Ma tornando al fatto di poter uscire, adesso tutti hanno la possibilità di realizzare i loro sogni più segreti
inviati sulla pagina Instagram chiocciola poivorrei dove, tra un gratta e vinci sui voli Ryanair e un colorare
fuori dai bordi scritto da una ventenne, i sogni di quel periodo in questi anni sono scaduti e sono stati
buttati nel cestino delle speranze disilluse, perché ora tutti sono sulle scalette delle proprie città con
delle birre pregiate in mano e le scarpe della Lidl ai piedi, ma solo fino alle ventidue punto zero zero
perché ancora abituati all’idea del coprifuoco per evitare gli assembramenti, parola che ad oggi la metà
degli italiani non ha ancora imparato a scrivere e o pronunciare correttamente.
Uscire adesso vuol dire anche dover vedere i propri parenti che durante la quarantena potevi evitare
con la scusa del contagio, anche quando uscivi di nascosto con scuse assurde tipo “comprare un pesce
siluro da mettere nell’acquario fai da te costruito in cinque giorni e grande sei metri quadrati” per poter
in realtà andare a trovare il/la moroso/a e controllare che non stesse tradendo tramite chat erotiche
Tinder, ma adesso non puoi scappare: devi andare a controllare come stanno per sentirti dire che loro
sono dei sopravvissuti, e che sicuramente - anche senza neanche mezza idea di un tampone - hanno
preso una forma leggerissima di virus che adesso ha reso tutti loro immuni a qualsiasi cosa, anche alla morte come Highlander l'Ultimo Immortale.
Ma tornando al fatto che si può uscire: per quale maledetta ragione dopo cinque anni, quattro dosi di vaccino e
dopo essere stata debellata la malattia io continuo ancora a prendere questa cazzo di mascherina?

 

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