Le cose di dopo

Il Contest del FLA2020

Un possibile futuro...

di Elisa Ottavi

Ed eccoci qui, a scrivere una lettera su come immagino il futuro, sulla mia scrivania, a notte fonda, mentre tutti dormono con la musica accesa. Sono nel 2020, ancora non per molto, c'è il Covid-19 e il mondo è governato dalla paura. 'E dicembre, tra poco sarà Natale ma non sarà un Natale come tutti gli altri, questo sarà molto diverso. Ma non è di questo che voglio parlare. Ho pensato molto a questa lettera e non sapevo bene se l'avessi voluta scrivere o meno ma alla fine ho pensato 'Perché no, sarebbe bello poter leggere tra qualche anno questa lettera, per vedere se il futuro è come me l'aspettavo o meno'.Io il futuro lo vedo come una nuova opportunità, un'opportunità per migliorarci. Viaggiando con la mente mi immagino un mondo nuovo, diverso. Penso che ci saranno tantissime nuove scoperte anche in ambito medico, per esempio sarebbe bello poter trovare una cura definitiva al cancro, all'Alzheimer e a tante altre malattia gravi immagino che si scopriranno nuove cellule curanti provenienti dai maiali testate sui topi da laboratorio, inizialmente non saranno efficaci ma dopo nuove ricerche e approfondimenti capiranno il vero problema: non bastano solo quelle cellule ma c'è bisogno anche di un trattamento pre-operatori.Oppure sarebbe bello poter scoprire una nuova civiltà che abitava sulle isole del Mediterraneo, una popolazione nobile e vintage, che abitava in costruzioni fatte di legno e mattoni, che si dedicava alla caccia, alla lettura, alla cultura e al commercio; nuove specie animali, immagino degli incroci tra cane e gatto, o tra cavallo e mucca, o cose simili; nuove scoperte artistiche, architettoniche e musicali: penso ad uno stile molto moderno e particolare, pieno di caratteristiche inimitabili. Ma soprattutto sarebbe bello se nel futuro, il Covid-19 non ci fosse più e che ci sia un vaccino attendibile per curarlo. Spero anche che ci sia un'evoluzione sul pensiero delle persone in modo che i giudizi vengano messi da parte per lasciare spazio alla solidarietà, all'altruismo, alla gentilezza... Non mi aspetto grandi cose, solo il minimo indispensabile. Quando ero più piccola il futuro me lo immaginavo in modo completamente diverso, con le macchine volanti, con le case simili a delle navicelle spaziali, con i robot... invece ora mi aspetto più che una crescita materiale, una crescita mentale. Il futuro me lo immagino così, pieno di scoperte , di innovazioni e di gentilezza.

 

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