Le cose di dopo

Il Contest del FLA2020

Le cose di domani

di Costanza Mantovani

La luce fioca entrava dalla finestra illuminando le carte sul tavolo. La tazza fumante, un po’ troppo vicino al bordo, cominciava a raffreddarsi lentamente; le noci, mezze sgusciate e mezze no, aspettavano di essere mangiate. Tutto disposto allo stesso modo e al contempo tutto diverso. I vetri appannati, i ciclamini alla finestra, il profumo del detersivo dei pavimenti, oggetti immobili, spettatori attenti e impassibili di una farsa capitata per caso; aspettano, invano, di essere toccati come una volta, di rincontrare le stesse mani che ormai vivono solo nei ricordi.

Lacrime pesanti come nei giorni del dolore, lacrime per le frasi non dette e per i litigi inutili, per la rabbia e i malintesi, per tutto il tempo buttato. La mente comincia a vagare nei ricordi, s’immerge e sogna il passato, rivive le gioie e i dolori, ama e si fa amare. Cosa è cambiato dalla vita di sempre? Cosa sono le “cose di dopo”? Forse più consapevolezza di ciò che si ha, forse la capacità di non dare le cose per scontate, non più come prima. Forse è questo che cambia e ci cambia, che ci spinge ad essere diversi dopo un momento traumatico, dopo la sofferenza.

Sogni del passato e occasioni di presente, un susseguirsi d’istanti eterni, ma in un certo senso le cose di dopo saranno le stesse di prima, perché tutti tendiamo a ricadere nella superficialità e nell’errore, al contempo saranno diverse perché la ricchezza di ogni istante passato, nella gioia o nel dolore, ci avrà profondamente cambiato.

Presente e passato, vita e ed esperienza, queste le cose di domani.

 

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