Le cose di dopo

Il Contest del FLA2020

Ludovico

di Alice La Torre

Quando Ludovico passò davanti casa di Anna, la sua vecchia amica, era una domenica d’inverno, di quelle mattine fredde ma soleggiate, di cui qualche anno prima avrebbero goduto stesi sul prato del Parco dei Quattro Mulini che, a seguito del boom post-pandemico di nascite che ha registrato la cittadina, per la necessità di contenere un gran numero di nuovi nati, è stato sostituito da un bellissimo asilo nido che mantiene lo stesso nome.
Quella mattina si era svegliato prima rispetto all’orario consuetudinario, poiché, tornato solo la sera precedente nella sua casa di famiglia, non fu sorpreso di cogliere i tipici segni della trascuratezza a cui si era dato da anni il fratello (ormai unico risiedente della casa): il frigorifero era quasi completamente vuoto, le stoviglie, sporche, erano abbandonate nel lavello; quel poco di giardino che aveva mantenuto le sue vaghe sembianze e che si conservava unicamente grazie al nutrimento incostante della pioggia, era invaso da erbacce, rampicanti, forse anche qualche animale pericoloso. A Ludovico non piacevano queste condizioni, ma imparò a farsene una ragione. Pertanto, decise che l’indomani sarebbe andato a fare rifornimento di viveri essenziali, in quantità sufficiente per quei pochi giorni in cui aveva programmato di rimanere.
Quella mattina dunque, si svegliò presto, intento a dirigersi verso il centro, con la segreta speranza, seppur vana, di incontrare qualche vecchia conoscenza per cui valesse la pena fermarsi a chiacchierare. Questa sarebbe stata una situazione altamente improbabile: dopo la pandemia, la città registrò uno fra gli esodi più significativi della storia contemporanea e quelle poche famiglie che vi erano rimaste, si trasferirono in zone rurali. Chi non aveva rinnovato legami con la città non tornò più.
Casa di Anna si trovava a metà fra la casa di famiglia di Ludovico e l’unico supermercato rimasto in piedi dopo lo spopolamento; a metà strada fra la piazza e le vecchie scuole elementari; in mezzo ad una via in cui si ergevano molte case e addirittura qualche vecchio palazzo; insomma, casa di Anna era esattamente al centro della città, per cui sarebbe stato difficile non passare di lì per raggiungere il supermercato. Ludovico sapeva che questo inevitabile percorso avrebbe generato in lui una lieve inquietudine: passeggiare attraverso le vie ormai inabitate del suo luogo d’origine, in cui tornava raramente e che conservava molti dei suoi ricordi giovanili, non doveva essere un’avventura fra le più entusiasmanti, ma questa non era il genere di situazioni che rompeva l’ormai consolidata sicurezza che lo caratterizzava.
Quando Ludovico passò davanti casa di Anna, questa era vuota: i genitori si erano trasferiti in un’altra città e la sorella, Elsa, che se n’era andata a vivere anche lei altrove, si occupava dell’abitazione - date le sue abili competenze amministrative - ma non era ancora riuscita a venderla, a causa del fatto che il paese si fosse svuotato tutto nel centro, e nessuno voleva andare a vivere in una casa circondata dal nulla.
Allora, quando Ludovico passò davanti casa di Anna, ricordò quella volta in cui lei gli chiese come immaginasse il futuro quando il Coronavirus sarebbe stato debellato e, Ludovico, che allora non aveva ancora perso la sua ostentata ironia da ventenne - per la quale lei raramente (ma non con dispiacere) capiva se le sue affermazioni fossero il frutto di quell’artificiosità, oppure di un ragionamento onesto e trasparente - le rispose che quel futuro sarebbe arrivato quando il telegiornale non avrebbe più annunciato morti. Una risposta di una puntualità ambigua e ridicola, ma niente che non fosse conforme alla retorica di Ludovico. Guardò verso il portone dell’abitazione, abbozzò un sorriso stentato (anche questo accenno era tipico dell’equivoca espressività di L.) e proseguì il suo fiacco e ininterrotto cammino verso il supermercato.
Quando Ludovico superò casa di Anna, il suo pensiero era già altrove.

 

Registrati o fai il login per votare!







Iscriviti adesso alla newsletter del FLA per essere sempre aggiornato su tutte le novità e le iniziative del Festival!